mercoledì 30 settembre 2009

GUINEA. UN MASSACRO.

CONAKRY. E' di ieri la notizia.
Ancora non è stata messa in risalto. Presi come si era dalla querelle Annozero, dalle parole di Brunetta e dallo stadio Franco Sensi.
160 morti ed oltre 1250 feriti. In un sol giorno. In poche ore.
Lo stadio questa volta non è quello che ha tenuto col fiato sospeso e trasognante i tifosi romanisti.
Non è uno stadio all'inglese. Semmai ricorda quello Congolese di Kinshasa, all'epoca della dittatura militare di Mobutu.
In quel caso, sul finire degli anni sessanta, il sanguinario maresciallo-presidente fece fucilare 5 dei suoi ministri accusati di tradimento. Si trattò di una pubblica esecuzione, cui assistettero migliaia di persone.

Anche ieri, in GUINEA, migliaia di persone, accorse allo stadio per una manifestazione, hanno dovuto assistere e  purtroppo anche subire, la repressione militare.
La situazione in GUINEA è agghiacchiante.
Dal 23 dicembre 2008 una giunta militare, comandata da MOUSSA DADDIS CAMARA, ha preso il potere con un colpo di stato.
A seguito della morte di LANSANA CORE', l'anziano presidente namibiano, stando alla Costituzione della GUINEA, si sarebbe dovuto procedere ad supplenza presidenziale ad opera dell'Assemblea nazionale, con il compito di indire le elezioni entro 60 giorni.
Niente di tutto questo si è mai realizzato.
Au contraire CAMARA, in un discorso radiofonico, dichiarava dissolte le istituzioni repubblicane e sospesa la Costituzione.
Al suo posto un regime con un presidente scelto fra i militari  (CAMARA) e un primo ministro civile (il banchiere Kabiné Komara). Questa situazione fu dichiarata transitoria: il Consiglio Nazionale avrebbe cioè governato il paese fino alle nuove elezioni, in vista delle quali Camara escluse di candidarsi alla presidenza.

In questi giorni invece sembra che CAMARA abbia cambiato idea, e stia cullando il proposito di farsi eleggere nel ruolo che, con il colpo di stato a dicembre, si è già assegnato.
E qui comincia la tragedia.
Conclusasi ieri.
In poche ore.
Decine di migliaia di civili.
Una manifestazione non autorizzata, promossa dall'opposizione di SYDIA TOURE' (ieri arrestato) si è addensata nello stadio di CONAKRY, capitale della Guinea.
Chiedevano a CAMARA di NON CANDIDARSI.
Per una Guinea veramente Libera e Democratica
L'esercito li ha fronteggiati. Sparando ad altezza d'uomo.
UN MASSACRO.

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