E' nato. Domenica, al teatro Capranica,si sono incontrati 600 delegati, provenienti da tutti i settori lavorativi dell'intera penisola. Mamma e papà si chiamano Rdb e SdL. Il piccolo, a dispetto di quanti lo considerano già vecchio, porterà un nome modernissimo. All'anagrafe dei lavoratori lo si registrerà col nome di U. S. B. C'è chi sostiene che significhi Unità Solidarietà e Bisogni. Molto più probabilmente l'acronimo sta per Unione Sindacale di Base.
Di cosa si tratta?

E presto saranno molti di più, poichè anche la leggendaria ORSA(macchinisti) e lo SNATER (comunicazioni Rai e Telecom) sono decisi a farne parte.
Aggiungendosi ad una minoritaria ma pur sempre consistente fetta del CUB che, con RdB e SdL, ha per prima raccolto il guanto della sfida.
L'USB sarà un sindacato confederale organizzato, sul modello europeo, su due comparti: pubblico e privato. Ma soprattutto, come si legge nel comunicato stampa diramato "ha l'ambizione e la possibilità di costituire il sindacato maggioritario che oggi serve ai lavoratori e ai settori popolari". Usb sarà intercategoriale, "con l'obiettivo di contrapporsi" ed è questo è il tratto più peculiare "alla frammentazione dei lavoratori connettendo le lotte nei luoghi di lavoro, sul territorio e nel sociale per rappresentare e organizzare i soggetti del lavoro e del 'non lavoro', essere accogliente alle nuove istanze sociali, essere 'meticcia', contaminandosi con le esperienze provenienti da altre realtà di lotta: per la casa, per l'ambiente, per i beni comuni, per i diritti uguali dei migranti".
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