giovedì 1 ottobre 2009

NAPOLITANO. IL SONNO DEI GIUSTI CELEBRA IL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA


"Ho dedicato a questo lavoro gli anni migliori della mia vita, dai 25 ai 40, lavorando non meno di dodici ore al giorno, spesso anche di notte, di domenica, le ferie un lusso...."

LUIGI DE MAGISTRIS con una lettera rivolta al Presidente della Repubblica  "soprattutto nella Sua qualità di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura" LASCIA L'ORDINE GIUDIZIARIO.
Fornendo un'approfondita analisi delle ragioni che lo hanno indotto in questa scelta.

"Signor Presidente questo sistema malato mi ha di fatto stappato di dosso la toga che avevo indossato con amore profondo".

Quando parla di SISTEMA MALATO l'ex magistrato si riferisce a "le mafie che hanno preso ad istituzionalizzarsi. Hanno deciso di penetrare diffusamente nella cosa pubblica, nell'economia, nella finanza."
Le mafie che dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio, dopo la strategia della tensione e e delle bombe, hanno fatto un salto di qualità.

Ed hanno compreso che "si può raggiungere lo stesso risultato con modalità diverse. Al posto della violenza fisica si utilizza quella morale, la violenza della carta da bollo, l'uso illegale del diritto, le campagnie diffamatorie della propaganda di regime".

Fa riferimento, nella propria vicenda personale, alla lezione impartitagli dai poteri forti, a lui come ai magistrati di Salerno.

Denuncia un'attività di "indebito utilizzo di funzioni istituzionali als olo fine di bloccare indagini che avrebbero potuto ricostruire fatti gravissimi commessi in Calabria da politici, imprenditori, magistrati..."
L'elenco sarebbe lungo, al punto da scomodare i poteri forti, il "circuito mediatico istituzionale ai più alti livelli" che si è inventato una guerra tra bande per screditare gli inquirenti salernitani e oscurare le indagini.

PERCHE' ALLORA NON E' STATO VICINO AI SERVITORI DELLO STATO che si sono imbattuti nel CANCRO della nostra DEMOCRAZIA cioè nelle più terribili COLLUSIONI TRA CRIMINALITA' ORGANIZZATA E POTERI DEVIATI?

Perche sostanzialemente Il Capo dello Stato, che esercita anche la funzione di Presidente del CSM, non ha battuto ciglio in tutta questa vicenda?

De Magistris non arriva, in virtù del suo enorme rispetto delle Istutuzioni, a formulare questo inquietante interrogativo.
Si limita a segnalare, con profondo rispetto :

"Signor Presidente, io credo che Lei in questa vicenda abbia sbagliato". 

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